giovedì 4 novembre 2010

Padre di mignotta


Oggi c'è qualcosa di strano nell'aria. Dopo tanto tempo riprendo in mano le redini di questo trascurato blog e ricomincio dall'ultimo post. Si parlava di escort e, tanto per cambiare, si continua a parlare di escort. Si parlava anche di un governo che - per usare un termine più adeguato - stava andando a "mignotte" e che, a quanto pare, non ha perso il vizio, anzi, lo ha perfezionato. E intanto gli italiani perplessi stanno a guardare e si chiedono dove stia la normalità.
Situazione davvero paradossale quella della Conferenza Nazionale della Famiglia, in programma per il prossimo lunedì 8 novembre. Sul sito, nonostante le perplessità esternate dalla presidenza, è ancora online il programma che attribuisce a Silvio Berlusconi la conferenza per l'apertura dei lavori. In altri termini sarebbe come affidare a Osama Bin Laden l'inaugurazione del prossimo concilio ecumenico.
L'imbarazzo cresce in maniera esponenziale se consideriamo gli effetti collaterali delle azioni pubbliche con cui il nostro premier ha condito il suo particolare stile di vita. Tralasciamo le ultime dichiarazioni sulle sue scelte sessuali che hanno letteralmente infuocato la comunità gay italiana e soffermiamoci invece sull'attribuzione della paternità di Ruby. La morale è che il presidente del consiglio italiano ha ufficialmente dato del padre di mignotta al presidente egiziano che - a quanto pare - non ha gradito molto. E intanto noi continuiamo imperterriti a finanziare a suon di tasse questo squallido teatrino in cui coloro che ci dovrebbero rappresentare non fanno che accrescere il nostro impotente imbarazzo.