venerdì 26 dicembre 2008

Un Ricordo Importante


Questa mattina al risveglio continuavo a pensare a quando frequentavo le scuole elementari. Era un periodo davvero sereno e avevo la fortuna di avere un bravissimo maestro, un insegnante che ha avuto una forte influenza nella mia formazione e a cui sento di dovere tanto. Ora non c'è più ma, nonostante gli anni trascorsi il suo ricordo è ancora vivo in me.
Ai tempi eravamo “materia da plasmare”; lui lo sapeva bene e ci trasmetteva i tradizionali programmi di insegnamento ma anche ciò che riteneva potesse essere importante per noi. Un giorno volle che imparassimo tutti a memoria una poesia di uno scrittore cinese che nessuno aveva mai sentito nominare. Ci disse: “ragazzi queste sono parole che non troverete nei vostri libri di scuola. Sono un insegnamento che proviene da un altro paese e da una cultura differente dalla nostra. Si tratta di una traduzione ma io credo che il messaggio sia uno dei più importanti che potrete imparare”.
Ora, ad anni di distanza, ho cercato con Google quella poesia e finalmente l'ho trovata e – dopo quasi quattro decenni – non posso che riconoscere che Antonio Pellegatta era un grandissimo insegnante e che vorrei che più persone – soprattutto tra coloro che detengono il potere – tenessero presenti le parole di questo meraviglioso poeta cinese.


La Pace

di Li Tien Min


Non importa chi tu sia,
uomo, donna,
vecchio o fanciullo,
operaio o contadino,
soldato, studente o commerciante;
se ti chiedono qual è la cosa
più importante per l'umanità,
rispondi
prima
dopo
sempre:
la pace



giovedì 25 dicembre 2008

A Natale tutti più buoni!!!


Oggi classico pranzo di Natale poi partenza alla volta della Valle d'Aosta. Viaggio tutto sommato tranquillo a parte un guidatore che in fase di sorpasso ha invaso la mia corsia costringendomi a una frenata. Stavo per protestare e arrabbiarmi quando ha prevalso lo spirito natalizio e ho scelto di lasciar perdere. Nessuna frustrazione, nessun rancore: il Natale è un efficace sedativo naturale.
Normalmente durante le festività la media delle aggressioni e dei reati cala drasticamente. In pratica anche assassini, criminali e le persone aggressive in genere percepiscono lo spirito natalizio. Il problema è che in quest'ottica il Natale risulta un breve intervallo tra i feroci round che si consumano sul ring della quotidianità. Purtroppo non c'è modo di ampliare la durata di questa pausa perché con il nuovo anno la vita di tutti i giorni inevitabilmente si ripropone nella sua durezza.

mercoledì 24 dicembre 2008

Annapurna o Betlemme?


Il giorno di Natale per buona parte dell'umanità scandisce da oltre 2000 anni la nascita di Gesù Cristo. Per un nucleo molto più ristretto di persone è una triste ricorrenza: l'anniversario della morte di uno dei più grandi uomini della storia dell'alpinismo mondiale. Anatolij Bukreev, aveva un fisico eccezionale, grandi capacità di valutazione e certamente non era un uomo fortunato. I problemi seri per lui cominciarono il 10 maggio del 1996 quando si trovò nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Quel giorno una improvvisa tempesta di neve colse di sorpresa due spedizioni commerciali che stavano rientrando ai campi d'alta quota dopo aver raggiunto la vetta dell'Everest. Bukreev riuscì a rientrare alla base e nella notte affrontò da solo la tormenta e alleviò il bilancio di quel tragico giorno portando in salvo tre alpinisti. Uscì di nuovo nel tentativo di salvare anche Scott Fischer, il capo di una delle due spedizioni, lo raggiunse in prossimità della vetta la mattina ma purtroppo era tardi. Un atto davvero eroico, uno sforzo sovrumano che ben pochi alpinisti sarebbero stati in grado di gestire. La sfortuna volle che tra i protagonisti di questa tragica giornata ci fosse anche Jon Krakauer, un giornalista americano che stava scrivendo un libro sulle spedizioni commerciali e che sicuramente fraintese la timidezza di Bukreev e arrivò a polemizzare su di lui. Il libro divenne un best seller e minò per sempre la reputazione dell'alpinista kazaco. Nel frattempo si creò un bellissimo rapporto con un grandissimo scalatore italiano Simone Moro. I due scoprirono numerose affinità fino a realizzare un progetto "impossibile": l'ascensione invernale dell'Annapurna. Il giorno di Natale del 1997 la cordata composta da Moro, Bukreev e da un altro apinista Kazaco venne travolta da una valanga di neve e ghiaccio. Sopravvisse solo l'italiano che poi fissò questi momenti in un libro che racconta della sua amicizia con Bukreev: "Cometa sull'Annapurna". Un libro che mi ha trasmesso la grandezza di questo sconosciuto amante delle montagne e il dovere di ricordarlo alla Vigilia di Natale e dell'anniversario della sua morte.




martedì 23 dicembre 2008

Iddio Benedica Macintosh

Erano gli anni di Big Blue e degli uomini con le cravatte rosse. IBM era un punto di riferimento per il mercato, quasi un postulato indiscutibile. Ai tempi lavoravo come giornalista per Mondadori e mi trovai a partecipare a una conferenza stampa in cui David Riondino era testimonial e "special guest".
Ricordo ancora la perplessità e l'imbarazzo di tutti i dirigenti della multinazionale quando il comico aprì il proprio sketch con una frase che - a quei tempi e in quel contesto - risultò davvero difficile da digerire: "E' un onore essere qui con tutti voi per la presentazione di questa nuova linea di PC; pensate che per me IBM ha sempre significato Iddio Benedica Macintosh!!!!" Un irrefrenabile boato accolse la battuta di Riondino.
Ora a distanza di anni mi trovo a condividere al 100% i contenuti di quella "provocazione". Ho un iMac che dopo quasi sette anni di ininterrotta attività funziona ancora perfettamente, ha una linea attualissima e non mi spinge a voler acquistare un nuovo modello; Iddio Benedica Macintosh!
Per gli amanti del vintage qui sotto la fantastica pubblicità con cui il grande iMac fece la sua apparizione sul mercato americano, un must!




Venti anni per non dimenticare


Il 22 dicembre del 1988 in Brasile veniva assassinato Chico Mendes. Sono trascorsi venti anni dalla sua morte e ho provato a chiedere ad alcuni amici se sapessero chi fosse. Sono rimasto un po' deluso: alcuni hanno risposto un calciatore altri un chitarrista, solo in pochi hanno ricordato il martire e sindacalista che ha segnato la storia del Sud America.

Nel mio piccolo vorrei dedicare a Chico Mendes un pensiero, ricordare un uomo coraggioso e una persona che ha lasciato al mondo un'eredità importante e scomoda da gestire. Mi piacerebbe che la sua storia raggiungesse un numero sempre più ampio di persone e che ci aiutasse a comprendere meglio i privilegi che spesso non riconosciamo e apprezziamo.

Per tutti gli amanti della musica qui sotto il video di "Quando los angeles lloran", una meravigliosa canzone che Manà ha dedicato a Chico Mendez.



lunedì 22 dicembre 2008

Il Natale Sbagliato


Tutti pronti per il trionfo del consumismo, per una festa che trova la sua icona in una trasposizione markettara del nordico San Nicola. Ma il costume, l'ambientazione e il volto stesso dell'attuale Babbo Natale sono frutto di una campagna pubblicitaria della Coca Cola. . E noi? Noi ogni anno ci tuffiamo in una perfetta operazione di marketing, ne assorbiamo a pieni polmoni lo spirito positivo e ci sentiamo tutti più buoni e in vena di spendere.
Che dovremmo fare? Rinnegare questo Natale per una festività all'ombra di un più tradizionale Presepe e guidati da un più intimo e risparmioso spirito familiare? Il problema è che ci rendiamo tutti conto che il nostro modo di festeggiare non è quello giusto ma in fondo ci fa comodo e ci piace di più così.



Si finisce bene!!!

Ci sono nell'aria tanti elementi che sembrano autorizzarmi a sperare in un anno migliore...a partire dalla neve. Da decenni non si vedeva una situazione del genere e mi sto preparando per una sciata memorabile. Ho visto che a Champoluc, località che considero la mia seconda patria, ci sono oltre tre metri di neve. Il bollettino delle valanghe della Valle d'Aosta riporta i massimi livelli di pericolosità e, dal canto mio, mi guarderò bene dall'affrontare fuoripista estremi.

Le valanghe possono essere terrificanti e affascinanti al tempo stesso. Questo video che ho trovato su Youtube la dice lunga....





La mia scommessa (GuidoMale)


Per il prossimo anno ho un sogno nel cassetto, un progetto a cui ho dedicato tanto tempo e in cui continuo a credere. Per realizzarlo ho fondato una società con un mio vecchio collega e da oltre tre mesi stiamo lavorando nella speranza di ottenere i risultati che speriamo. Abbiamo creato un sito (www.guidomale.it) e fatto tanta comunicazione e (lo dico sottovoce) per il prossimo anno ci sono un paio di spiragli che ci fanno sperare di poterci avvicinare a un primo traguardo.

Di che cosa si tratta? Difficile da spiegare, è un'idea pazza in cui ho voluto credere. Per una volta nella vita mi è sembrato che la lampadina si accendesse davvero e, allo stesso tempo, ho provato a dare fiducia al mio istinto. A tutto ciò possiamo anche aggiungere che alla fine si tratta di un'iniziativa nobile, nata per cercare di frenare quell'onda funesta di incidenti che da sempre scandiscono l'accesso dei neo patentati al mondo delle quattro ruote.

GuidoMale resta un miraggio, qualcosa che continuo a coccolare nella mia mente e che nel frattempo spero di poter veder crescere. Ancora una volta torno a pensare alla fine dell'anno e alle mie aspettative per i primo mesi del 2009




Qui comincia l'avventura

Siamo quasi alla vigilia di Natale di un anno che - senza problemi - potrei definire uno dei peggiori della mia vita. Anno bisestile fedele alle aspettative. Anno sfortunato, ma soprattutto anno che non vedo l'ora di superare.

Sento la necessità di iniziare qualcosa di nuovo: una specie di esorcismo che posso mettere in atto anche attraverso l'inaugurazione di qualcosa di importante, di nuovo e in contrapposizione con quello che mi vorrei lasciare alle spalle. Eccomi quindi pronto per "Mi sono bloggato addosso": il mio atto di rottura e di ricostruzione. Vabbé non volevo esagerare si tratta semplicemente di un blog come tanti altri, un diario privato ma non troppo che vorrei condividere con tutti coloro che vorranno venire a trovare i pensieri - a volte allegri, a volte depressi - di un quasi cinquantenne alle soglie di una svolta che ancora deve arrivare.....