giovedì 5 febbraio 2009

Ma lasciamola morire in pace!


Più proseguo nel cammino della mia vita, più mi convinco che al mondo c'è un sacco di gente che non ha niente da fare. Il brutto è che questa categoria comprende moltissine persone che hanno deciso di sprecare il proprio tempo per assillare chi invece si sforza di risolvere problemi seri e completamente estranei alle competenze di questo popolo di sfaccendati. L'armata dei "Signor No" è solo capace di arroccarsi su posizioni precostituite e - in maniera biecamente manichea - proseguire per la propria strada senza neppure considerare le problematiche altrui.
Mi riferisco al triste caso di Eluana. Vorrei prendere questi signori e ad uno ad uno e chiedere loro come si comporterebbero se quella fosse la loro figlia. Bloccata da anni in un letto, senza alcuna speranza di riprendersi, praticamente ridotta ad un vegetale; ma quale genitore può desiderare una vita del genere per la propria figlia? Io mi chiedo quanto possa essere grande l'amore di un padre che alla fine riesce a reagire e invocare la morte per il frutto del proprio amore, pur di porre fine alle sue sofferenze. Io ammiro quest'uomo, il suo coraggio e la forza che riesce a trovare. Rispetto e condivido le sue scelte perché credo che, in una situazione come quella di Eluana, il diritto ultimo di decidere della sua vita spetti solo e unicamente a chi la ama e la conosce davvero.
Immagino lo stato d'animo di questo uomo. Umanamente posso solo rispettare il suo grande dolore e le sue scelte. Ma quando vedo i rappresentanti della nostra chiesa, i politici, gli obiettori e i bigotti in genere che si accaniscono contro la sua figura accusandolo di essere un assassino, non riesco a non indignarmi. E la mia indignazione cresce se comincio a pensare agli interessi che si celano sotto certe dichiarazioni. Forse non è un caso che qualcuno stia "abbracciando" la causa della vita magari per andare a braccetto con la Santa Romana Chiesa e incontrare i favori di un vasto numero di potenziali sostenitori politici.
Ancora una volta provo a mettermi nei panni del papà di Eluana e di nuovo capisco quanto sia immenso e vero l'amore di questo genitore per la propria bambina. Ancora una volta sento salire una grande nausea: proprio non riesco a digerire lo scenario politico che ogni giorno trovo sulle pagine dei giornali.

Nessun commento:

Posta un commento