lunedì 19 gennaio 2009

Ci resta solo la rivoluzione?


Ogni volta che prendo un mano un giornale e provo ad scandagliare lo scenario politico mi viene la nausea. Ogni volta che mi chiedo da che parte potrei schierarmi rischio il rigetto. Ogni volta che penso al padre virtuale di tutti i blogger italiani l'istinto è quello di uscire con un grande, un grandissimo Vaffa...Quello che però mi ha sconvolto davvero è il mio padre vero, una persona moderata, rispettosa del prossimo e storicamente vicino al filone repubblicano. Si parlava dei vari politici e della povertà cronica dell'Italia che stiamo lasciando - come un uccellino agonizzante - delle mani dei nostri figli. Sono rimasto sconvolto quando, con la tranquillità che da sempre lo contraddistingue, il mio papa (classe 1930) mi ha raccontato che durante un recente viaggio in ha parlato con alcuni connazionali che vivevano in Inghilterra: tutti avevano una visione assolutamente negativa e pessimista dell'Italia. Per il classico cittadino Italiano purtroppo non esistono vie d'uscita: non esistono la destra o la sinistra, c'è solo un sistema che è in grado di cambiare solo i nomi dei partiti. Le battaglie politiche si fanno in televisione e i personaggi sono sempre gli stessi. Se poi guardiamo ogni cosa dalla parte di un normale cittadino che paga regolarmente le tasse ci rendiamo conto che è come tentare di riempire un colapasta: facciamo veramente acqua da tutte le parti. A questo punto ho sentito uscire dalla bocca di mio padre le parole che non mi sarei mai aspettato di sentire. In linea teorica l'unica carta che resta ai cittadini italiani per uscire da questa situazione che non ha soluzioni è la rivoluzione. Il classico "reset" di cui hanno parlato in molti. Il sogno del mio papà, mio e - credo - di tanti altri italiani nauseati è una candida utopia, un movimento incruento capace di destituire tutta l'attuale classe politica e di portarci a scegliere dei nuovi e onesti rappresentanti. Mi rendo conto che è solo un sogno: il problema è che quando riapro gli occhi mi trovo letteralmente proiettato nell'incubo della realtà, una realtà che non riesco ad accettare e in cui non mi riconosco.




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