lunedì 12 gennaio 2009

L'ha visto anche Silvio?


Quante volte Peter Sellers ci ha fatto ridere? Tante, tantissime, basta pensare al fortunato ciclo della Pantera Rosa e alla sua interpretazione dell'ispettore Clouseau oppure a Hollywood Party. C'è però un film meno conosciuto che in me ha lasciato una traccia più profonda, mi ha fatto ridere meno degli altri e mi ha regalato tanti spunti per guardare il mondo che ci circonda da un differente punto di vista. Mi riferisco a Oltre il Giardino, un film che a vent'anni dalla sua apparizione sugli schermi brilla ancora per l'attualità dei contenuti.
La trama vede Peter Sellers nei panni di Chanse, un giardiniere ultracinquantenne alienato che non ha mai messo il naso fuori dall'abitazione del proprio datore di lavoro spendendo la propria vita tra il piccolo giardino di casa e la televisione. Una serie di eventi negativi lo costringono a dover abbandonare per sempre il proprio domicilio armato solo di un piccolo bagaglio e del fedele telecomando. La trama evolve e una serie di imprevisti fanno in modo che il protagonista divenga consigliere del presidente degli Stati Uniti e futuro candidato alla presindenza.....il tutto grazie al potere dei media.
Nel 1979 non si parlava ancora di telecrazia ma questo dolce film, maniera assolutamente delicata, sembra anticipare tanti argomenti che hanno violentemente impattatto il nostro panorama politico. Se i media negli USA, nel 1979 avevano la capacità di candidare alla presidenza un mentecatto cosa hanno potuto fare in questi anni in Italia? Noi manzonianamente rispondiamo: "Ai posteri l'ardua sentenza". Nel frattempo ho comunque recuperato il trailer (in inglese) di questo piccolo grande capolavoro.




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